VIA CLEMENTINA E LE SUE MONACHE
Nel cuore di Roma, in una delle zone più antiche e affascinanti della città, si nasconde Via Clementina, un angolo di Roma che sembra trattenere il ricordo del passato.
A differenza di altre strade del Rione Monti, rumorose e animate, Via Clementina si avvolge in un’atmosfera quasi intima, come un segreto sussurrato nei secoli.
Il nome stesso evoca una storia lontana: un convento delle monache clementine, fondato qui nel XVII secolo, che per decenni fu un centro di raccoglimento e spiritualità.
Queste monache, appartenenti a un ordine dedito alla vita contemplativa, avevano scelto questa zona della città per isolarsi dal caos della vita quotidiana e dedicarsi alla preghiera e al lavoro.
La loro presenza, però, non era soltanto spirituale.
Come spesso accadeva con i conventi di Roma, le clementine esercitavano un ruolo fondamentale nel tessuto sociale del rione, fornendo assistenza ai poveri e ospitalità ai pellegrini che passavano per le vie di Monti, diretti ai grandi santuari della città.
Tra le mura del convento, le giornate si svolgevano seguendo ritmi ben precisi: il suono delle campane scandiva le ore, alternando momenti di preghiera corale a lunghi periodi di silenzio, in cui ciascuna monaca si immergeva nelle sue mansioni. Nei giardini chiusi, riparati dalla vista del mondo esterno, le clementine coltivavano erbe e piante medicinali, utilizzate per preparare rimedi naturali che offrivano ai vicini in difficoltà.
Sebbene oggi non resti nulla del convento, il nome della via è un ricordo di questa presenza discreta ma significativa, una traccia che continua ad evocare immagini di veli bianchi e donne instancabili che attraversano le pietre di questa strada.
Camminare per via Clementina sembra quasi un invito a ricordare quella vita passata: i mormorii delle monache che recitano preghiere nei chiostri, il fruscio dei loro passi nei corridoi e lo sguardo rivolto verso il cielo, in cerca di una pace che, in qualche modo, sembra non aver mai abbandonato questo luogo.
Come via Clementina, un tempo percorsa dalle monache e oggi testimone di un continuo intreccio di storie, anche il nostro occhiale gioca con intrecci di colori.
Le linee pulite ed eleganti richiamano la sobrietà e l’austerità di un passato ricco di spiritualità e storia, mentre i colori e le sfaccettature della texture raccontano a gran voce la vitalità della Roma odierna.
Un omaggio ad una delle vie di questo magico Rione.
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